Appello ai lavoratori
iscritti alla Filt-Cgil


Cari compagni e compagne, in vista del prossimo congresso della Cgil si sta aprendo a sinistra un’ampia discussione sul percorso per la “Sinistra sindacale”.

Crediamo che come lavoratori e delegati che da tempo si battono per difendere posizioni più avanzate nel nostro sindacato non possiamo accontentarci di seguire il dibattito che si sta svolgendo nei gruppi dirigenti aspettando che ci venga comunicato se il prossimo congresso sarà con un unico documento o su documenti contrapposti.

Abbiamo la necessità di aprire al più presto una discussione anche tra noi per capire se questo congresso può rappresentare un'occasione per rilanciare una sinistra combattiva oppure se sarà l'ennesima passerella per i vertici sindacali pronti a dimenticarsi dei delegati una volta chiuse le assisi di base.

Nella sinistra sindacale (Lavoro Società-Cambiare Rotta) da qualche mese si è aperta una discussione sulla possibilità di arrivare a un documento unitario con Epifani. Crediamo che questa opzione non sia realistica, non solo per le aspirazioni a un nuovo patto sociale sotto il nome di politica dei redditi che il nostro segretario difende (che a nostro avviso non può che portare a un nuova forma di accordo come i famosi accordi di luglio '92-'93) ma anche perché la politica portata avanti in questi anni dalla maggioranza non ha mostrato uno spostamento a sinistra della Cgil.

Potremmo ricordare come si sono conclusi gli ultimi rinnovi contrattuali degli autoferrotranvieri, o quanto sta accadendo per il Contratto nazionale del Trasporto Merci, solo per fare degli esempi. Non ultimo il contratto del pubblico impiego o il giudizio che il nostro sindacato da della direttiva sugli orari di lavoro recentemente licenziata dall'Unione europea.

Non basta ripudiare la guerra, o aver convocato delle mobilitazioni come da tempo non accadeva, per affermare che la Cgil si è spostata a sinistra. Del resto poi queste mobilitazioni sono sempre state lasciate a metà, non si è mai voluto andare fino in fondo. Vedi lo sciopero contro la nuova riforma delle pensioni o contro la finanziaria lo scorso autunno.

Per questi motivi crediamo che dobbiamo sostenere l'ipotesi di un documento alternativo, come è stato fatto nel direttivo nazionale da Cremaschi e dal altri 4 compagni. Sostenere un documento alternativo e rivendicare una nuova sinistra per noi significa non ripetere gli errori del passato. Cioè avere una sinistra d'apparato che si estranea dalla base dei delegati e dei lavoratori.
Per fare ciò crediamo che sia necessario aprire una discussione su come impedire che tali fatti si ripetano.
A tale proposito le rappresentanze Ups Milano e Vimodrone hanno sottoscritto un appellocon tanti altri compagni e delegati di diverse categorie che condividono questa analisi.
se vuoi condividere il nostro percorso sottoscrivi e diffondi l’appello.

Milano 08/06/2005

Rappresentanze sindacali Ups Milano e Vimodrone